- 9 Giugno 2025
- Stile e Consapevolezze
Tutti matti per il blazer! (Anche la Regina Vittoria!)

Introduzione
Il blazer è un must-have nell’armadio: arricchisce gli outfit più semplici o più curati, per essere un vero e proprio alleato di stile. La scorsa settimana vi abbiamo proposto delle idee look (se te lo sei perso, leggi qui!) e vi abbiamo accennato un po’ della sua storia.
È ora il momento di scoprire di più!
La nascita del blazer
Ci troviamo in Inghilterra, nel lontano 1837, la Regina Vittoria sarebbe salita a bordo nella nave HMS Blazer: in vista della sua visita, il capitano decise di vestire il suo equipaggio con delle giacche doppiopetto dal colore blue navy, decorate con bottoni in ottone e con stemma della Royal Navy. Il nome del capo d’abbigliamento che è giunto a noi oggi, cui l’equipaggio vestì una sua prima forma, deriva dalla stessa nave che ha ospitato la regina: HMS Blazer.

L’eleganza di questo capo venne apprezzato a tal punto che presto, oltre a diventare la divisa ufficiale della Royal Navy, divenne una tradizione stilistica, che salpò oltre i confini britannici.
Nello stesso periodo, questo tipo di giacca si diffuse anche all’interno di circoli sportivi inglesi che li decoravano con gli stemmi della propria società, simboli del loro status e del gruppo d’appartenenza.
Giunse il Novecento e il blazer espanse il suo utilizzo, diventando un capo versatile ed elegante, adatto agli ambienti più formali e meno. Iniziò a essere utilizzato anche al lavoro, scindendo il suo iniziale legame con il contesto nautico e avvicinandosi a un ambiente borghese.
Negli anni Venti del Novecento, il blazer si insinuò negli armadi femminili, trasformandosi in simbolo di emancipazione ma anche di comodità per lavorare, rispetto a corsetti e gonne strette. Una vera e propria rivoluzione che prese in mano Coco Chanel, la quale investì in questo capo vedendolo per le donne come mezzo di espressione della propria libertà. Tuttavia, solo negli anni Sessanta e Settanta del Novecento diventò prevalentemente un capo d’abbigliamento femminile, adattandosi al corpo della donna mediante reinterpretazioni di diversi stilisti, come Yves Saint Laurent. Durante questa evoluzione, il blazer negli anni Trenta si caratterizzò come parte dell’abbigliamento da spiaggia e da yacht, mentre negli anni Cinquanta venne introdotta nelle scuole come divisa per gli studenti maschi.
Con gli anni Ottanta e Novanta, invece, il blazer prese sempre più piede in diversi contesti e vari stilisti, come Giorgio Armani, lo resero capo iconico e alla moda, per donne e uomini, con diversi tagli e stili. Con l’inizio del nuovo secolo, divenne un vero e proprio fenomeno di massa:
oggi è un must-have, un capo versatile e intramontabile, in continua evoluzione.
Differenze tra giacca e blazer
Quello che più differenzia la giacca e il blazer si può notare, innanzitutto, nell’acquisto dei capi. La giacca è un elemento di un look formato da pantaloni e, a volte, gilet: è un capospalla che sarebbe da indossare sempre con la controparte abbinata. Il blazer, invece, è un elemento singolo che non ha un abbinamento specifico richiesto.
Ulteriori differenze derivano, ad esempio, dalla presenza dei bottoni: le giacche hanno, solitamente, bottoni dal colore simile che si sposano bene col tessuto, mentre i blazer hanno bottoni che giocano in contrasto sul capo. Le tasche della giacca possono essere anche interne e sono strutturate diversamente: quelle dei blazer possono, invece, essere irregolari o a toppa. Se i blazer hanno un solo spacco sul retro, la giacca ne può avere anche due. Il colletto del primo è più morbido, mentre quello del secondo è più rigido, così come i revers.
Seppur ci siano altre differenze, come la struttura delle spalle, appare già chiaro come sia il blazer il capo più versatile tra i due.
Le tipologie di blazer
Nello scorso articolo si sono citati i diversi modelli del blazer: il classico è quello doppiopetto, con un taglio più aderente che segue la silhouette, spesso in colori vivaci. Il blazer senza maniche è ottimo per l’estate, un capo accessorio che completa diversi look da formali ed eleganti a più casual: è, solitamente, più lungo del classico.
Vi sono poi quelli in un tessuto più leggero, anch’essi ottimi per l’estate, che giocano con colori come il turchese o con fantasie floreali. Il tweed blazer deriva da una giacca sportiva britannica, caratterizzato per la tipologia di tessuto – lana originaria dalla Scozia – e per una struttura più ‘grezza’. Se si opta per un tessuto a maglia, il blazer diventa un capo che mostra tutta la sua versatilità: ottimo per i look sportivi, casual o per dare un tocco elegante senza appesantire l’outfit.
Il blazer in denim si avvicina a una vera e propria giacca di jeans, ma la sua particolarità sta nel taglio del collo a V e il bavero a doppiopetto. Infine, il blazer di lino è un ottimo alleato di stile per quelle temperature più calde, poiché leggero, traspirante e versatile.
Conclusione
Il blazer, intramontabile capo versatile amato da molti e indossato da tanti, prende il suo spazio nella moda per arricchire diversi stili e outfit, assumendosi l’etichetta da must-have da avere dell’armadio.
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Qual è il tuo comfort blazer che non può mancare nel tuo outfit? Ti aspettiamo nei commenti!
In sintesi
Il blazer, capo iconico e versatile, è capace di adattarsi a look casual e formali, per diversi momenti della giornata. Da giacca che ha fatto colpo sulla Regina Vittoria, è oggi un must-have per il tuo prossimo outfit!
Leggi l’articolo per conoscere la storia di questo capo intramontabile!