- 1 Settembre 2025
- Stile e Consapevolezze
September Issue: il cuore della moda secondo Vogue

Introduzione
Per il mondo della moda, settembre non è soltanto il ritorno dalle vacanze o l’inizio di un nuovo ciclo lavorativo e scolastico: è il vero capodanno dello stile. Da oltre un secolo, il cosiddetto “September Issue” delle grandi riviste di moda, e in particolare di Vogue, rappresenta il momento più atteso dell’anno. Non si tratta di un semplice fascicolo, ma di un compendio di visioni, estetiche e direzioni che plasmano l’immaginario collettivo e le tendenze della stagione.
September Issue: una storia ottocentesca
Le origini del numero di settembre risalgono al XIX secolo. Già nel 1893 Vogue pubblicò un’edizione intitolata “September Reverie”, che di fatto inaugurava una tradizione destinata a consolidarsi. Con il tempo, settembre è diventato il mese cruciale per l’editoria fashion perché coincide con il lancio delle collezioni autunno/inverno e con il momento in cui le lettrici cercano ispirazioni per rinnovare il guardaroba.
Tra le caratteristiche distintive del September Issue troviamo:
- lo spessore monumentale. Infatti alcune edizioni hanno superato le 800-900 pagine!
- Il contenuto pubblicitario e creativo: i brand di lusso e i grandi stilisti competono per ottenere spazi di rilievo;
- la copertina iconica che mostra anche che il volto di settembre che significa avere un posto di prim’ordine nel fashion system!


Anna Wintour nella pellicola di R. J. Cutler

L’importanza e l’iconicità del September Issue è stato raccontato nel film-documentario “The September Issue” (2009) diretto da R. J. Cutler. La pellicola segue da vicino il lavoro di Anna Wintour, direttrice di Vogue US, durante la preparazione dell’edizione del 2007. Il film svela il dietro le quinte di un processo editoriale complesso, fatto di decisioni drastiche, contrasti e visioni. Accanto ad Anna Wintour emerge la figura della fashion editor Grace Coddington, nota creativa capace di portare poesia e immaginazione all’interno di un meccanismo dominato dalla logica commerciale.
Il documentario ha reso evidente al grande pubblico quanto potere e responsabilità si concentrino in quelle pagine di carta patinata.
Tutt’altro che un numero

Chiamarlo semplicemente ‘numero di settembre’ sarebbe riduttivo: si tratta, piuttosto, di un manifesto culturale ed economico. Infatti, a differenza degli altri volumi e maggiormente rispetto a essi, il September Issue:
- ha un forte peso economico, poiché le entrate pubblicitarie generate da questa edizione rappresentano una quota fondamentale per le riviste;
- ha un connotato di alta iconicità. Da Naomi Campbell a Beyoncé, apparire sulla copertina di settembre è sinonimo di consacrazione;
- si racconta attraverso uno storytelling in cui ogni servizio fotografico è costruito per delineare una narrativa di stile e aspirazione;
- influenza a livello culturale: oltre alla moda, vi trovano spazio temi come diversità, femminilità e impegno sociale;
- è un vero e proprio lancio delle collezioni! Settembre è l’apertura ufficiale della stagione autunno/inverno, con lookbook e campagne che influenzano il mercato e i consumatori.
Appare chiaro, dunque, che il September Issue non racconta soltanto abiti: racconta il modo in cui si vuole apparire e identificare.
Conclusione
Il numero di settembre di Vogue è, da oltre un secolo, un rito collettivo che va oltre l’editoria. È il momento in cui la moda dichiara le proprie intenzioni e disegna i confini della nuova stagione, mescolando estetica, economia e cultura popolare.
Sfogliando il numero di settembre, cosa cercate di più: ispirazione, sogni o nuove tendenze da seguire?
In sintesi
Il September Issue nasce già nell’Ottocento come edizione speciale, diventando col tempo il più atteso dell’anno per spessore, contenuti e copertina. Il documentario di R. J. Cutler ne ha mostrato i dietro le quinte, con Anna Wintour, direttrice di Vogue US, protagonista.
Il volume di settembre è tutt’altro che un numero: è un fenomeno culturale, economico e narrativo che detta l’agenda della moda.