- 13 Ottobre 2025
- Stile e Consapevolezze
Parigi Fashion Week: la rivoluzione dello stile

Introduzione
Dal 29 settembre all’8 ottobre 2025, Parigi ha ospitato la sfilata Spring/Summer 2026 per la Fashion Week, evento che come sempre mette in scena creatività, sperimentazione e dialogo tra passato e futuro in ambito moda.
Questa edizione ha mostrato non solo bellezza estetica, ma anche riflessioni su identità, sostenibilità e nuove direzioni stilistiche.
Spring/Summer 2026
Uno dei temi più forti è stato il ritorno della silhouette femminile, attraverso abiti ampi ma strutturati, volumi esagerati, maniche puff e dettagli che rimandano agli anni Ottanta del Novecento.
I colori sono stati vivaci e audaci: gialli intensi, rossi accesi, tinte contrastanti in modo marcato. Loewe, Valentino e McQueen, per esempio, hanno giocato con palette forti per dare energia alle collezioni.
La sostenibilità è tornata come tema centrale: Stella McCartney ha presentato abiti con materiali cruelty-free, inclusi “feathers” vegetali, mentre Gabriela Hearst ha puntato su lavorazioni che valorizzano materiali già esistenti piuttosto che nuovi sprechi.
Le sperimentazioni nelle texture, nei tagli e negli effetti visivi si sono mescolati con riferimenti storici: stampe vintage, accostamenti folk, dettagli artigianali, e anche un tocco teatrale nei runway show di McQueen e altri.
Un accenno di storia

La Paris Fashion Week è una delle più antiche e prestigiose settimane della moda al mondo, organizzata dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode. Viene tradizionalmente tenuta due volte all’anno: fine settembre-inizio ottobre per le collezioni primavera/estate, e fine febbraio-inizio marzo per autunno/inverno.
Fin dai decenni passati, Parigi ha espresso il ruolo di capitale della haute couture, punto di riferimento globale, ma anche laboratorio dove moda prêt-à-porter, cultura, arte e sperimentazione si incontrano e si contaminano.
I brand in passerella
Alcuni dei protagonisti più importanti di questa edizione:
- Balenciaga, con Pierpaolo Piccioli, ha rilanciato la silhouette classica reinterpretata con volumi audaci, gonne ampie e abiti drammatici, richiamando la tradizione della maison ma con chiavi moderne.
Dior, sotto Jonathan Anderson, ha proposto elementi surreali mescolati al patrimonio storico del brand: la Bar Jacket, dettagli couture, ma anche una teatralità misurata.
Loewe, con i nuovi direttori creativi Jack McCollough e Lazaro Hernandez, ha introdotto una freschezza sportiva ma raffinata: pelle, mesh, colori saturi, accessori funzionali ma ricercati.
Chloé, con Chemena Kamali, ha ripreso stampe romantiche del passato, lace, volant, silhouette leggere, mixate a tocchi contemporanei come le spalle marcate.
- Stella McCartney ha proseguito nel suo percorso di moda etica, con scelte materiali innovative e show con forte messaggio visivo.
Conclusione
La Paris Fashion Week SS26 ha confermato che la moda oggi è un linguaggio che parla di identità, cultura, sostenibilità e visione.
Dietro ogni drappeggio, ogni stampa, ogni scelta di materiale, c’è ormai un impegno verso un’estetica che duri, che abbia senso e che si rivoluzioni.
Di quale brand ti è piaciuta di più la collezione SS26?
In sintesi
La Paris Fashion Week, conclusa la scorsa settimana, ha mostrato forti rimandi agli anni Ottanta del Novecento, attraverso colori audaci e rinnovata attenzione alla silhouette femminile.
La sostenibilità è stata protagonista con materiali alternativi e design che riflettevano identità e consapevolezza. Texture sperimentali, stampe vintage, teatralità ma anche praticità, queste caratteristiche fanno sorgere la moda come una manifestazione di stile con significato, memoria e innovazione.