- 30 Giugno 2025
- Stile e Consapevolezze
Milano Fashion Week Men’s: una storia lunga 50 anni

Introduzione
La scorsa settimana, dal 20 al 24 giugno, si è tenuta a Milano la Fashion Week sulla moda Uomo per le stagioni primavera/estate 2026. Ha visto come protagonisti sulla passerella Dolce&Gabbana, Prada, Giorgio Armani e Vivienne Westwood…
…ma conosci le origini di questo celebre evento? Continua a leggere per scoprire di più!
La settimana della moda
Milano, New York, Londra e Parigi: le “Big Four”, ovvero le quattro “capitali della moda”, che ogni anno ospitano uno degli eventi più conosciuti e prestigiosi di questo ambiente. Protagoniste sono le sfilate dei più importanti brand al mondo e chiamano a sé giornalisti, influencer e altri protagonisti del settore, ad assistere alle collezioni future, in modo che i compratori possano acquistare anticipatamente le merci in vista dei prossimi ordini per i negozi.
Le origini di questa manifestazione in Italia affondano negli anni Cinquanta del Novecento, quando sul suolo Italiano cominciò ad affermarsi il settore della moda. Fu Giovanni Battista Giorgini ad organizzare il primo Italian High Fashion Show a Firenze, all’interno di Palazzo Pitti, un evento che diede vita alla moda italiana. Questo primo evento evolverà fino a diventare Pitti Immagine, dove tutt’oggi nella città toscana svolge le proprie sfilate e di cui abbiamo parlato in occasione dell’evento di Pitti Uomo.
Fu negli anni Settanta del Novecento che Milano, invece, acquisì importanza nel settore tessile e della moda con l’avvento del prêt-à-porter (se vuoi scoprire di più su questo stiel clicca qui!). Nel 1975 si tenne per la prima volta la Milano Fashion Week, supportata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, la quale si era fondata l’11 Giugno del 1958 presso il Grand Hotel di Roma (al tempo con nome di Camera Sindacale della Moda Italiana). Questa prima edizione consolidò il ruolo di Milano nella moda, facendola superare Firenze e consolidandosi come una delle capitali della moda. Questo successo rafforzò anche il ruolo della Camera Nazionale della Moda Italiana, la quale creò successivamente una vera e propria “settimana della moda” e continuò ad operare attivamente nel settore.
Oggi, la Milano Fashion Week è un vero e proprio fenomeno culturale, non solo una manifestazione: sfilano sulle sue passerelle la creatività, l’innovazione e l’artigianalità italiana.

Fashion Week Men’s
Anche per la Fashion Week Uomo di Milano, com’è stato per Pitti Uomo, le collezioni mostrano un tessuto più tecnico, un tema sportivo in cui viene elogiato il saper fare italiano in cui la moda si fa funzionale.
I brand italiani si sono contraddistinti per la ricercatezza dei materiali che ha visto un maggior uso di cotone pregiato, ma anche di evoluzione ponendo come protagonisti capi d’archivio che si sono rinnovati. La tematica sportiva, invece, emerge da un taglio ciclistico o dalla scelta di colori, forme e concetti che abbracciano, per esempio, le palestre di judo. Si comprende dunque che i brand hanno proposto un abbigliamento non solo funzionale, ma anche rinnovato e sartoriale.
Quest’anno, tra le giornate di eventi che hanno visto lo svolgersi di una novantina di appuntamenti, tra i brand presenti, Dolce&Gabbana si è fatta promotrice della leggerezza con una collezione che richiama il concetto di “vita lenta” e delle vacanze italiane. Anche Tod’s ha puntato alla leggerezza: il nuovo direttore creativo Matteo Tamburini ha portato in passerella dei capi destrutturati, eleganti e comodi. Armani richiama la cultura africana attraverso colori, forme e motivi, mostrando abiti morbidi, pantaloni ampi e tuniche. Harmont&Blane richiama pienamente l’estate con colori e concetti che stilisticamente si trasformano in un richiamo emozionale e funzionale.
A New York tutto ebbe inizio
La prima Fashion Week al mondo si tenne a New York nel 1943 con l’obiettivo, da parte degli stilisti americani, di promuovere la propria moda rispetto a quella francese. Ciò era necessario anche come conseguenza della Seconda Guerra Mondiale che vide crescere la difficoltà di importare abiti dall’Europa e di promuovere una moda tutta newyorkese.
L’idea piacque oltre oceano: venne adottata anche a Parigi, a Londra e infine in Italia costituendosi come le “Big Four”. Oggi, altre città promuovono i propri eventi per cercare di farsi spazio nel settore a livello internazionale: Berlino, Shanghai, Copenaghen e Stoccolma ne sono un esempio.

Dal 1943 che tutto ha avuto inizio, oggi, ogni anno, si svolgono più di quaranta settimane della moda in tutto il mondo. Consequenziale e mai contemporaneamente, al fine di permettere ai giornalisti e agli interessati di assistere a ‘tutti’: per quanto riguarda le quattro capitali della moda, apre le sfilate New York, seguito da Londra, Milano e Parigi.
Si tratta di un vero e proprio Fashion System che lavora in sinergia con lo sguardo verso il futuro, poiché tutte le collezioni devono essere pronte e presentate con largo anticipo rispetto le stagioni successive. In tal senso le collezioni primavera/estate vengono mostrare a settembre e ottobre, mentre le collezioni autunno/inverno sono protagoniste delle passerelle di febbraio e marzo. I vestiti mostrati non sono tutti destinati alla vendita: questi, chiamati di Houte Couture, sono acquistabili direttamente nello show-room, ma nel caso vengano invenduti diverranno parte dell’archivio storico del brand come i capi Flash, mostrati durante la sfilata col solo scopo di spettacolo e non d’uso quotidiano.
Conclusione
Ogni anno, la Milano Fashion Week, nei suoi appuntamenti annuali, genera un forte interesse, non solo nei protagonisti del settore, oltre nei giornalisti e influencer, ma anche in coloro che, appassionati, hanno l’occasione di vivere l’evento che più di tutti celebra al meglio la moda italiana e internazionale. Perché più che sfilate, sono delle vere e proprie esperienze!
Ti aspettavi che la Fashion Week fosse nata da una necessità in seguito alla guerra?
In sintesi
Dal 20 al 24 giugno, si è svolto a Milano il Fashion Week Uomo che ha presentato brand noti ed emergenti con le loro collezioni primavera/estate per l’anno 2026. Le passerelle hanno celebrato temi come lo sport, l’artigianalità e la leggerezza, chiamando a se un interesse per i capi funzionali e destrutturati. Ma com’è nata la settimana della moda e quando Milano è diventata una delle capitali della moda?
Leggi l’articolo per scoprire di più!