- 6 Ottobre 2025
- Stile e Consapevolezze
Milano Fashion Week: l’arte del Made in Italy

Introduzione
La Milano Fashion Week Primavera/Estate 2026, che si è tenuta tra il 23 e il 29 settembre 2025, si è distinta come momento chiave nel calendario globale della moda italiana: uno spazio in cui tradizione, sperimentazione e memoria si incontrano. Tra tributi, debutti, novità stilistiche e omaggi a Giorgio Armani, l’edizione ha offerto uno sguardo profondo sul presente e sul futuro del Made in Italy.
Spring/Summer 2026
In questa edizione è emerso un ritorno al glamour e all’audacia: mix di colori accesi, contrasti audaci e pattern vistosi, ma rivisitati con gusto contemporaneo.
Anche in questa occasione, il tailoring resta centrale ma in forma destrutturata: giacche più morbide, silhouette meno rigide e con maggiore movimento. Tra le tendenze spiccano: mix cromatici audaci, accenti di colore contrastanti, intersezioni tra eleganza e street sensibility.
A seguito della recente morte del noto stilista Giorgio Armani, l’ultimo evento della settimana è stato dedicato a lui con una sfilata finale che ha celebrato la sua eredità (come la collezione “Pantelleria, Milan”). Non è solo una presentazione di moda, ma un vero e proprio momento fortemente emotivo e simbolico, vista la sua recente scomparsa.

Un accenno di storia
La Milano Fashion Week fu istituita ufficialmente nel 1958 dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, ed è da quel momento che Milano è diventata una delle “Big Four” della moda mondiale.
Storicamente, Milano si è affermata come centro del prêt-à-porter italiano: con forte legame con le industrie tessili e con le capacità manifatturiere, molti stilisti hanno trovato qui il terreno fertile per crescere e innovare.
Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento, nomi come Armani, Versace, Prada e altri, hanno consolidato il ruolo internazionale della moda milanese.

I brand in passerella
Tra i protagonisti di questa edizione della Milano Fashion Week troviamo Fendi che ha presentato una collezione psichedelica, giocando con organza, volumetrie leggere e un’estetica “eterno estate” rinnovata. D’altro lato, Versace, con il nuovo direttore creativo Dario Vitale, ha dato un tono audace e provocatorio alla sua prima edizione, imprimendo energia e sensualità fresche alla maison.
Gucci, invece, con il debutto di Demna ha messo in agenda una svolta attesa, oggi diventata uno dei focus dell’edizione: la moda come dialogo tra storia, identità e visione contemporanea.
Come accennato, il gran finale è stato protagonista Armani, con una sfilata commemorativa nella Pinacoteca di Brera che ha reso omaggio al fondatore. La collezione si è ispirata ai luoghi a lui cari: Pantelleria e Milano, lasciando una forte emozione.
Oltre a questi più noti, ci sono stati altri brand di rilievo e talenti emergenti sono stati presenti nelle presentazioni e negli showrooms della settimana.
Conclusione
La Milano Fashion Week Spring/Summer 2026 ha mostrato come il modo migliore di guardare avanti sia coltivare memoria, sperimentazione e identità.
In un momento storico segnato dalla morte di Giorgio Armani, la moda milanese ha scelto di far parlare la propria eredità con coraggio e creatività. La lezione? Per costruire il futuro, è necessario ripartire dal valore del racconto, dell’artigianato e di uno stile che sa evolvere ma non si dimentica.
Dalla Milano Fashion Week SS26 cosa pensi resterà di più: i trend del momento o l’eredità di Armani?
In sintesi
La stagione Primavera/Estate 2026 a Milano ha combinato glamour, colore audace e innovazione nel tailoring. Tra i brand protagonisti spiccano: Fendi, Versace, Gucci, Armani e altri talenti emergenti. Inoltre, l’eredità di Armani è stata celebrata con una sfilata finale intensa e simbolica. Le sfilate hanno mostrato come Milano continua a essere crocevia tra tradizione e nuove visioni stilistiche.