- 22 Settembre 2025
- Stile e Consapevolezze
London Fashion Week: il centro della creatività

Introduzione
La London Fashion Week Spring/Summer 2026 ha confermato ancora una volta il ruolo di Londra come laboratorio di creatività, innovazione e inclusività nel panorama moda globale. Con oltre 150 designer coinvolti, 50 sfilate principali e numerosi eventi collaterali, l’evento ha mostrato un fashion system che guarda al futuro, ma resta radicato nelle sue tradizioni culturali.
Spring/Summer 2026
Si conclude oggi, 22 settembre, la prima edizione della London Fashion Week sotto la guida della nuova CEO del British Fashion Council, Laura Weir, attuale direttore creativo di Selfridges, la catena britannica di grandi magazzini, e leader nel settore della moda.
In questi giorni, dal 18 settembre, è emersa una forte volontà di ricominciare con ottimismo dopo anni difficili, segnati da una pandemia, dalle incertezze economiche e dagli impatti globali). La collezione SS26 riflette questa energia con tempi più vivaci, tagli ariosi, materiali leggeri e palette che mescolano colori neutri e sobri con accenti vibranti.
Il tailoring è tornato protagonista: blazer destrutturati, silhouette più fluide per pantaloni e giacche, ma sempre con un’attenzione al comfort e alla versatilità. Sono state presentante anche nuove proposte di texture e sperimentazione: dal knit concettuale di Oscar Ouyang, ispirato alla natura, all’uso di stampe giocosamente folk e dettagli artigianali; trend “feel-good”, materiali che respirano e accessori che spiccano per creatività.
Un accenno di storia
La London Fashion Week nasce nel 1984, organizzata dal British Fashion Council, e da allora si tiene due volte l’anno (primavera/estate e autunno/inverno).
Fin dall’inizio è stata un palcoscenico per i designer britannici emergenti, ma anche per l’innovazione stilistica: mix unico di moda alta, street style e influenze culturali forti.
Nel tempo ha evoluto non solo il linguaggio estetico, ma anche l’approccio alla sostenibilità, inclusività e tecnologia – come live streaming, nuovi modelle/modelle, etica nella produzione – facendosi spazio tra gli eventi del settore.

I brand in passerella
Tra i nomi che hanno fatto la differenza durante questa edizione, troviamo:
- Oscar Ouyang, un brand emergente che ha attirato l’attenzione grazie al suo knitwear concettuale, all’uso di materiali artigianali e al forte storytelling dietro ogni pezzo.
- Talia Byre è l’anchor nell’ondata dei nuovi talenti: stampe giocose, tailoring femminile, un’ estetica che fonde accessibilità ed identità distintiva.
- Nanushka: il brand ungherese che ha fatto il debutto ufficiale a Londra con la collezione SS26, espandendo la sua presenza nel Regno Unito e rafforzando l’idea di “lusso responsabile” con progetti sostenibili.
Tra questi, a cui si aggiungono Aaron Esh e Conner Ives, si sono visti brand più affermati come Roksanda (che ha celebrato il suo 20° anniversario), Burberry, Emilia Wickstead, Erdem, Simone Rocha e il programma istituzionale Fashion East che continua a sostenere giovani designer.
Conclusione
La London Fashion Week Spring/Summer 2026 ci mostra che la moda non è mai solo abito: è anche rumore, emozione e ridefinizione. Creatività, sostenibilità e narrazione sono diventate componenti fondamentali: non basta più stupire visivamente, bisogna raccontare storie che risuonano.
L’esperienza londinese suggerisce che lo stile più potente oggi è quello che unisce innovazione con radici culturali, che guarda avanti ma valorizza da dove viene.
Quale look senti che trasmette meglio le tue origini?
In sintesi
La London Fashion Week, nata nel 1984, è cresciuta nel sostegno alla creatività emergente. In questi giorni di settembre 2025 ha presentato un’edizione che combina ottimismo, sperimentazione e ritorno al tailoring. I temi delle collezioni Spring/Summer 2026 sono il comfort, i materiali artigianali, le texture innovative, i pattern folk e i knitwear. Il messaggio è chiaro: la moda oggi parla solo se è autentica, inclusiva e sostenibile. E l’hanno dimostrato per esempio Oscar Ouyang, Talia Byre, Nanushka, Roksanda, Emilia Wickstead, brand emergenti che si sono fatti notare tra i grandi colossi di moda.